Note personali

• Sono cresciuto in mezzo al mare anche se non vivo in una città costiera. La passione della mia famiglia e non solo, per la nautica mi è stata trasmessa sin da piccolo, dalle uscite domenicali con il gommone alla vela in seguito. Mi piace il mare in tutte le sue sfumature lo vivo a 360 gradi. Quando è mosso d’inverno per fare surf o calmo d’estate per navigare. La mia più grande ambizione è viverlo e goderne i suoi benefici sempre il più possibile.
  Ho vissuto diversi anni in Australia dove ho acquisito un’ottima padronanza della lingua Inglese, e dove avendo esperienza di meccanica ho lavorato non ufficialmente sulla barca di un mio amico la Jelous Much come mozzo e meccanico metre lui gestiva charter di pesca. Il mio lavoro ufficiale era il meccanico di auto.
  Come detto sopra ho maturato esperienza lavorando in un team di tre persone a bordo più un massimo di 6 ospiti/clienti, in condizioni avvolte che definire avverse è un’eufemismo. Intendo climatiche, l’oceano è molto molto diverso dal nostro Mediterraneo, e dovevamo gestire la paura dei clienti la frustrazione della giornata rovinata ecc ecc. È stata una esperienza che mi ha fatto capire molto sul mare e la sua imprevedibilità.
  La gestione di una imbarcazione piccola o grande va sempre pianificata nei minimi dettagli sia per un uso personale, o per scopi commerciali. Dalla cambusa alle rotte alla scelta del personale. La politica della Jeluos Much era cambusa per una settimana, anche se le uscite erano massimo per 2 giorni, controlli periodici sui dispositivi di navigazione e di sicurezza e serbatoio del carburante sempre pieno.